Notizia di questi giorni, in cui un grosso carico di grano (50mila tonnellate), proveniente dal Canada, ed arrivato a Bari, a dei test effettuati ha mostrato preoccupanti concentrazioni di glifosato, un diserbante noto per la sua pericolosità, e la presenza di un’ancora più preoccupante micotossina, tossica per l’organismo umano. Nonostante le numerose proteste dei lavoratori appartenenti alla Colidiretti, la firma dell’accordo CETA (Comprehensive economic and trade agreement) tra Unione europea e Canada rischia di favorire tali importazioni. Il Canada è tra l’altro, il primo paese esportatore di grano duro verso il nostro paese. Come purtroppo pochi sanno, gran parte della nostra pasta è prodotta con grano di altri paesi, ma la legge non obbliga i produttori a segnalare la provenienza del grano utilizzato per la produzione della pasta che viene quindi erroneamente considerata, dal consumatore, come pasta “italiana”.