I prodotti alimentari non bio, anche i più semplici, spesso vengono trattati con vari sistemi e prodotti. Tra questi, la frutta con guscio (noci in particolare). Questi frutti, una volta raccolti, vengono trattati con prodotti sbiancanti per eliminare, sul guscio, le macchie di colore scuro che, a quanto pare, le rende inestetiche e quindi meno vendibili. Questo trattamento non è però senza effetti collaterali, come dimostra uno studio condotto, in questo caso, sui pistacchi. L’operazione di sbiancamento (generalmente tramite perossido di idrogeno, l’acqua ossigenata) distrugge i delicati ma importanti composti fenolici ad azione antiossidante (quercetina, luteolina, rutina, naringenina, apigenina e antociani). Le perdite sono variabili secondo ciascun composto, ma si attestano su una media del 50%. La tostatura, altro processo utilizzato per molti di questi frutti (nocciole, pistacchi), riduce ulteriormente questi valori. Poichè le noci e gli altri frutti coltivati con metodi biologici non subiscono tale trattamento, risultano avere un più elevato potere antiossidante (meglio naturalmente non tostate e non spelate).
Seeram NP, Zhang Y, Henning SM, et al: Pistachio skin phenolics are destroyed by bleaching resulting in reduced antioxidative capacities. J Agric Food Chem. 2006 Sep 20;54(19):7036-40.