I probiotici sono tra gli integratori più usati, ma in alcune specifiche condizioni, una supplementazione probiotica può risultare errata e dannosa. Un case report pubblicato recentemente da parte di ricercatori ospedalieri italiani, descrive il caso di un paziente adulto affetto da severa colite ulcerativa e in trattamento con corticosteroidi e mesalazina. Nel contempo, stava assumendo un integratore probiotico a base di L. rhamnosus GG. Tale assunzione ha portato a batteriemia e candidosi, con traslocazione del rhamnosus dal lume intestinale al flusso sanguigno. Pur trattandosi di un case report, e quindi con valore statistico limitato, occorre valutare attentamente lo stato di salute della persona, in particolare l’integrità della barriera intestinale per evitare che alcune specie batteriche, considerate protettive diventino opportuniste con conseguenti rischi per la salute. Diverse specie di lactobacilli hanno tali proprietà, da qui l’invito ad usarli con prudenza.
Meini S, Laureano R, Fani L, et al: Breakthrough Lactobacillus rhamnosus GG bacteremia associated with probiotic use in an adult patient with severe active ulcerative colitis: case report and review of the literature. Infection 2015 Dec;43(6):777-81.